Dire a chi ci sta vicino cosa pensiamo del suo lavoro è sempre molto complesso e richiede tanta energia, tatto e concentrazione.
Insomma, 3 elementi di cui siamo quasi sempre a corto, specialmente a fine giornata o sotto stress.
Ma perchè è così importante il feedback come strumento di lavoro?
Partiamo dalla definizione: il feedback può essere definito come una restituzione riguardo l’impatto che l’attività professionale di un collega ha su risultati, ambiente e attività.
Secondo l’articolo de Il Sole 24 Ore e considerando che in inglese il verbo to feed significa nutrire, è possibile affermare che un feedback si rivela efficace quando è focalizzato sui miglioramenti possibili, contenendo indicazioni utili per lo sviluppo di una capacità o di una potenzialità e chiarendo esattamente a cosa si riferisce, per far sì che il ricevente si senta realmente aiutato.
Ok, ma quindi?
Ecco 3 regole d’oro per un feedback che funzioni:
✅ TIMING: assicurati che il momento dello scambio sia quello giusto (quindi che le persone siano in una situazione distesa e pronti ad accoglierlo). Ad esempio, subito dopo un meeting andato male non rappresenta il contesto più funzionale.
✅ CONTENUTO: assicurati che il contenuto sia specifico, fai in modo che sia chiaro il “che cosa”.
✅ APPROCCIO: assicurati che il feedback sia costruttivo, impegnandosi ad esplicitare l’impatto dell’azione.
Ma entriamo nello specifico … QUANDO LO DAI
1) Assicurati di sentirti sereno (fai un bel respiro quadrato)
2) Comunica in modo specifico qual è la situazione/azione a cui ti riferisci: metti al centro del tuo feedback un impatto misurabile che permetta alla persona di fronte a te di vedere l’area di miglioramento in modo concreto.
3) Evita giudizi generali o astratti: focalizza il tuo feedback sul comportamento, non sulla persona.
Ad esempio, invece di dire “Il tuo lavoro non è abbastanza buono”, puoi dire “Nella presentazione di ieri, avrei preferito vedere più dati concreti per supportare le tue conclusioni”.
4) Sii tempestivo: cerca di fornire il feedback il più vicino possibile all’evento o all’azione su desideri confrontarti. In questo modo, le informazioni saranno fresche nella mente della persona e potranno essere applicate immediatamente.
5) Sii chiaro sulle aspettative: comunica chiaramente le tue aspettative riguardo al lavoro o al comportamento che desideri vedere modificato e migliorato. Assicurati che la persona comprenda e concordi su cosa ci si aspetta da lei e quali sono gli obiettivi che le chiediamo di raggiungere.
6) Offri supporto e suggerimenti: oltre a identificare gli aspetti che richiedono attenzione e miglioramento, offri anche supporto e suggerimenti per aiutare la persona a superare le difficoltà. Sii disponibile per rispondere alle domande o fornire risorse utili.
Per aiutarti ti racconto un pò come proviamo noi a dare i feedback (o almeno come vorremmo) si continua ad imparare 😅
(Quando Federica ha cambiato tre volte l’orario del meeting senza avvisarmi)
N: Ehi Fede, è un buon momento? F: Certo, dimmi! N: Vorrei chiederti se la prossima volta che modifichi gli orari dei meeting puoi avvisarmi perchè questo comporta per me una riorganizzazione importante e il rischio di non eseguire tutti i task F: Certo, scusami 🙂 |
(Quando Federica ha fatto un bellissimo intervento nell’intervista al Financial Times)
N: Ehy Fede, hai 2 minuti? F: Certo, dimmi! N: Ci tenevo a dirti che mi è piaciuto molto come durante l’intervista hai portato il messaggio della leadership gentile, credo che questo possa impattare positivamente molte persone che vogliono abbracciare questo approccio F: Grazie 😍 |
ATTENZIONE: come in ogni comunicazione efficace è importante mettersi in una modalità ricettiva e costruttiva.
QUANDO RICEVI UN FEEDBACK
1) Assicurati di essere presente e non farti distrarre da altro.
2) Ascolta in modo attivo, ogni feedback è un dono, quindi, valorizza il tempo che l’altra persona ti sta dedicando.
3) Proietta subito il feedback in una situazione in cui potrebbe esserti utile.
4) Evita di prendertela sul personale: ricorda che il feedback è sulle tue azioni o sul tuo lavoro, non sulla tua persona. Evita di difenderti o giustificarti immediatamente, prenditi il tempo necessario per riflettere sul feedback in modo oggettivo.
5) Chiedi dettagli: se il feedback non è abbastanza chiaro o hai bisogno di maggiori informazioni per comprenderlo appieno, chiedi gentilmente all’altra persona di fornire ulteriori dettagli o esempi specifici. Questo ti aiuterà a capire meglio le aree in cui concentrarti per migliorare.
6) Chiedi supporto, se necessario: se hai difficoltà sul come implementare le modifiche suggerite o hai bisogno di ulteriori orientamenti, non esitare a chiedere supporto. Puoi rivolgerti a un/a collega, a un/a supervisore o a un/a mentor per ottenere ulteriori consigli o assistenza.
Un altro esempio di “come stiamo imparando anche noi a dare feedback costruttivi”:
(Quando ho postato sui social dei contenuti poco chiari)
F: Ehi Nabila, hai due minuti? N: Certo Fede, dimmi (finirò dopo di scrivere il prossimo post su LinkedIn) F: Nell’ultimo post che hai pubblicato hai inserito il link senza una Call To Action specifica, è importante per l’utente che sia sempre chiaro quello che stiamo comunicando. N: Hai ragione Fede, grazie (il post che sto preparando avrà una CTA cristallina) |
(Quando ho creato un contenuto di valore)
F: Ehy Nabi, hai due minuti? N: Certo Fede, dimmi. F: Ci tenevo a dirti che mi è piaciuto molto il contenuto dell’ultima pillola (in)formativa che hai preparato per Svicom, l’ho trovato particolarmente energizzante e credo possa essere preziosa per aiutarci a migliorare i nostri contenuti! N: Grazie Fede (alla prossima farò ancora meglio 😉) |
Ricorda un buona regola: 3 feedback positivi per ogni feedback negativo.
Alla prossima puntata 😉