FOOTFALL TREND

  • Le nuove restrizioni messe in campo dal governo continuano ad avere effetti negativi sulle affluenze nei centri commerciali: il mese di gennaio si chiude con una variazione negativa del -38,6 % per il campione Svicom. Si riduce il gap per il mese di febbraio (-27%) poiché nello stesso periodo dell’anno scorso in alcune zone d’Italia già si erano messe in campo misure restrittive.
  • Per quanto riguarda il mese di marzo, la variazione con lo stesso periodo dell’anno precedente fa registrare un segno più che positivo del +35% (50% il dato nazionale) a causa del lockdown in essere lo stesso anno. Comparato con marzo 2019 la variazione negativa si assesta al – 22% (-49% il dato nazionale).
  • Di seguito il confronto del campione Svicom con il benchmark CNCC:

Se si considerano i giorni di chiusura per i mesi di gennaio, febbraio e marzo, i centri commerciali in Italia sono stati chiusi mediamente 13 giorni al mese.

TURNOVER TRENDS

Per quanto riguarda le performance dei centri commerciali segnaliamo quanto segue:

  • Nel mese di gennaio l’andamento delle vendite degli operatori delle gallerie commerciali gestite da Svicom ha fatto segnare un crollo delle performance per tutte le categorie merceologiche, -50% in linea con il trend nazionale (despecializzati non inclusi).
    Peggiori le performance della ristorazione -63% (-67% dato nazionale) e dell’abbigliamento, in particolare a soffrire sono i negozi di abbigliamento uomo e le calzature. Per quanto riguarda invece le classi dimensionali a soffrire maggiormente sono i punti vendita di piccole medie dimensioni.
  • Il trend di febbraio fa registrare un -23% in linea con il trend nazionale. Il dato va letto tenendo conto che a febbraio dell’anno scorso erano già in atto, per alcune zone d’Italia, misure restrittive. Infatti le variazioni percentuali sono molto più incisive per il centro (-33%) e il sud (-27%) dove le restrizioni sono arrivate in un momento successivo.
    La ristorazione permane la categoria merceologica più colpita (-46%). A performare meglio è la categoria elettronica di consumo (-4% per Svicom, -5% a livello nazionale).Continuano a soffrire i punti vendita di medio-piccole dimensioni.
  • L’analisi del mese di marzo è fortemente influenzata dalle chiusure totali, dalle limitazioni di spostamenti tra comuni, dalle chiusure parziali e durante i weekend. Per tale ragione i dati del mese di marzo 2021 risultano difficilmente confrontabili con lo stesso mese del 2020, quando il lockdown totale aveva portato a mantenere aperto, all’interno dei centri commerciali, solo un numero esiguo di attività considerate di prima necessità e dove non era possibile spostarsi fuori dal proprio comune di residenza se non per inderogabili motivi.
    Anche lo stesso confronto con un anno “normale” come può essere considerato il 2019 risulta fuorviante in quanto l’attuale situazione impone la chiusura dei centri commerciali durante i weekend, la chiusura di ancore importanti come possono essere le attività leisure e le ristorazioni dove è concesso il solo asporto.
    Per completare il quadro di analisi si segnala la forte differenza a livello regionale che difficilmente risulta trasferibile su un benchmark di livello nazionale. In linea generale tutti i settori rispetto al 2019 mantengono una variazione negativa del -54% (-53% il dato nazionale). A soffrire maggiormente i settori della ristorazione (-62%), l’abbigliamento (-66%) e i servizi (-53%). Poco significativa la variazione positiva del +85% rispetto a marzo 2020.
    Continua il confronto con i tenant per valutare eventuali rinegoziazioni delle condizioni contrattuali in relazione alle pesanti conseguenze della situazione sui bilanci dei retailer.

* Dati relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo sul campione Svicom composto da 60 asset distribuiti su tutto il territorio nazionale, con oltre 800.000 mq di GLA e circa 1.800 punti vendita.

** Il campione CNCC è composto da circa 233 centri di dimensioni superiori ai 5.000 mq, per un totale di 6.200.000 mq di GLA, pari al 37,9% della dotazione complessiva di centri commerciali, a livello Italia.